Per chi avesse perso l’evento … i miei scatti esposti alla mostra collettiva “NON LUOGO”(1) organizzata dal collettivo Phòs durante l’estate 2019.
La mostra è stata esposta prima nella sede dell’Associazione Aurea e poi all’Isola Tiberina durante il Festival “L’isola del cinema”.
L’autore ha interpretato il tema rappresentando l’incomunicabilità e la fugacità della presenza umana che caratterizza i luoghi classicamente considerati “non luogo” per eccellenza (stazioni, musei, metropolitane, ecc.). Da qui la rappresentazione di ombre e profili di persone che si stagliano in una sala di attesa di una stazione, ciascuno assorto nel proprio mondo oppure lungo le scale e i corridoi anonimi che portano ai binari dei treni, sempre nella rapidità del movimento e con il distacco dal mondo circostante. Anche laddove piccole forme di comunicazione tecnologica fanno la loro comparsa, queste sono estranee al contesto … un uomo attraversa fugace uno spazio parlando al cellulare, un altro dà sfoggio del suo egocentrismo con un autoritratto che lo ritrae di fronte ad un simbolo rappresentante l’intero globo.
(1) Il termine “non luogo” è stato introdotto dall’antropologo francese Marc Augé nel 1992.
Sono definiti “non luoghi” tutti quegli spazi non identitari, relazionali o storici.
“Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l’arte della fotografia.”
– Helmut Newton –